13.12.2022
Ambiente
1 grado in meno e comportamenti virtuosi per ridurre l’impatto energetico del nostro lavoro
La crisi energetica e la transizione ecologica richiedono la responsabilizzazione di aziende e lavoratori. Il sistema automatizzato Building Management System adottato da Coopservice e la campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i propri dipendenti

La decisione dei Paesi UE di ridurre del 15% il consumo di gas metano

A seguito della deflagrazione della crisi energetica internazionale con le ormai note difficoltà nel reperimento delle forniture di gas naturale e la conseguente crescita senza controllo dei prezzi (in questo momento parzialmente attenuata dalla combinazione di fattori temporanei quali il clima eccezionalmente mite, l’avvenuto riempimento degli stoccaggi per le forniture dell’imminente inverno, le aspettative di una prossima recessione economica) l’Unione Europea ha varato lo scorso 5 agosto un Regolamento che induce, per il periodo fino a marzo 2023, gli Stati aderenti alla riduzione volontaria della domanda di gas naturale del 15%  rispetto al consumo medio registrato nei cinque anni precedenti. Tale riduzione per l’Italia significherebbe, per i mesi considerati, un minore consumo di circa 8,2 miliardi di Standard metri cubi (Smc) di gas metano.

Oltre la crisi: occorre girare la chiavetta della transizione energetica

Va considerato che, al di là dell’attuale grave situazione politica ed economica internazionale con la possibilità della completa interruzione delle forniture di gas dalla Russia (per l’Italia il 40% nel 2021), tali obiettivi di minor consumo vanno anche contestualizzati nell’ambito delle non più rimandabili azioni per il contrasto al cambiamento climatico e a favore della transizione energetica. Se l’Unione Europea intende rispettare i propri impegni all’abbattimento del 57% al 2030 delle emissioni di anidride carbonica, e al totale azzeramento al 2050, da qualche parte bisogna pur cominciare. E l’introduzione su larga scala di misure di razionalizzazione dell’utilizzo del gas naturale rientra a pieno titolo nelle strategie di progressivo abbandono delle fonti energetiche fossili, principali responsabili del rilascio dei gas serra. Certo l’obiettivo è quello di sostituire progressivamente le fonti fossili con quelle rinnovabili, ma occorre essere consapevoli che il gas è destinato a rimanere un vettore non completamente sostituibile nella lunga fase di transizione e, in ogni caso, non va dimenticato che l’energia più pulita è prima di tutto quella che non si consuma.

L’Italia si è adeguata al nuovo Regolamento europeo per la riduzione del consumo di gas

Sulla scorta del Regolamento europeo dell’agosto scorso il nostro Paese si è conseguentemente dotato degli strumenti legislativi necessari. Il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha dapprima pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, dove vengono fissati gli obiettivi necessari per rafforzare la sicurezza del sistema energetica nazionale e adempiere alle previsioni del Regolamento europeo. Poi, il 6 ottobre scorso, lo stesso MITE ha emesso un Decreto Ministeriale (DM 383/2022) con il quale vengono definite le ‘misure amministrative’ finalizzate alla limitazione del consumo di gas per il riscaldamento:

  • introduzione di nuovi limiti alla temperatura degli ambienti domestici e di lavoro;
  • ridefinizione delle ore giornaliere di accensione degli impianti;
  • ridefinizione della durata del periodo di riscaldamento invernale.

Meno 1 grado. Meno 1 ora. Meno 15 giorni. Le nuove regole del riscaldamento in Italia

Nello specifico il DM 383/2022 prevede che per la stagione invernale 2022-2023 l’attivazione degli impianti di riscaldamento alimentati da gas metano sia ridotta di 15 giorni complessivi e di 1 ora al giorno rispetto a quanto stabilito in precedenza dal DPR 74/2013 per ogni zona climatica. Il Decreto prevede inoltre che gli impianti termici a gas vengano regolati in maniera tale che i valori massimi di temperatura interna agli edifici siano ridotti di 1 grado rispetto a quanto indicato dallo stesso precedente DPR (che imponeva 18°C, con due di tolleranza, per le attività industriali e artigianali e 20°C, sempre con due di tolleranza, per le abitazioni e gli uffici e spazi commerciali).
Ciò significa che per la stagione invernale 2022-2023 la media ponderata delle temperature dell'aria misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare non deve pertanto superare:

a) 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;

b) 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici, compresi quelli ad uso uffici e residenziali.

Gli utenti e i gestori degli impianti termici sono pertanto tenuti ad impostare una temperatura non superiore ai 19°C all’interno di abitazioni ed uffici o esercizi commerciali, con l’indicazione che qualora la temperatura rilevata fosse superiore a questo valore un margine di 2°C è tollerato. Queste nuove regole si applicano a tutti i sistemi alimentati a gas naturale, ad esclusione degli immobili di pubblico servizio rivolti alle utenze più sensibili quali ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili nido, ecc.

L’approccio di Coopservice al risparmio energetico nella propria sede centrale

Coopservice ha dotato la propria sede centrale di Reggio Emilia di un Building Management System, un sistema di controllo e gestione degli impianti che, attraverso sensori di controllo e apparati di monitoraggio, permette di intervenire sul loro funzionamento e la loro manutenzione tramite un’unica interfaccia software sia in loco che in remoto, riducendo le possibilità di errore e ottimizzando i tempi. L’utilizzo di un BMS permette, inoltre, di risparmiare sui costi di gestione grazie alla possibilità di monitorare i consumi istantanei tramite misuratori dedicati e di regolare il riscaldamento, la climatizzazione e l’illuminazione per settore e per necessità d’uso, tenendo sotto controllo i picchi e i sovraccarichi energetici. Questo, oltre a consentire di intervenire tempestivamente in caso di emergenza, permette di identificare eventuali anomalie di funzionamento e di conseguenza ottimizzare i consumi energetici, evitando così inutili sprechi.

Immagine: 1 grado in meno e comportamenti virtuosi  per ridurre l’impatto energetico del nostro lavoro

Da sottolineare, inoltre, che Coopservice ha recentemente conseguito la certificazione ISO 50001, la norma volontaria che regola l’efficienza del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica, ridurre i costi e migliorare le prestazioni a parità di comfort. Il sistema BMS di Coopservice risponde a tutti i requisiti della norma e, durante le fasi del processo di certificazione, è stato sottoposto ad accurati controlli che ne hanno stabilito il corretto funzionamento.
Recentemente, Coopservice ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i propri dipendenti per favorire l’adozione di un comportamento corretto e responsabile nella gestione della temperatura negli uffici, con l’obiettivo, non solo di rispettare la normativa e contenere i consumi energetici, ma anche e soprattutto per aumentare la consapevolezza dell’impatto positivo e determinante che le nostre scelte e le nostre azioni possono avere nel ridurre le emissioni inquinanti a tutto vantaggio della salute di tutti e di quella del nostro Pianeta.

Da ENEA una guida per i comportamenti ‘a risparmio energetico’ in ufficio

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha calcolato chele misure amministrative previste dal D.M, se attuate dall’80% delle utenze professionali e domestiche, potranno comportare un risparmio nazionale di 3,2 miliardi di metri cubi di metano e mediamente 180€ in meno all’anno in bolletta per le utenze familiari.
Si tratterebbe di un risultato importante, che occorre però compiutamente valutare in combinazione con altri fattori. Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas prevede infatti che, oltre alle residenze e alle utenze professionali (a cui va aggiunto il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale), un sostanzioso contributo possa provenire dalla massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (riduzione di 2,1 miliardi di Smc) e soprattutto da misure comportamentali ‘a costo zero’ da promuovere attraverso specifiche campagne di sensibilizzazione. A questo scopo ENEA ha varato un vademecum per modelli di consumo ‘virtuosi’ negli uffici, così da integrare le direttive ministeriali per la regolazione degli impianti termici con semplici atti individuali e gestionali.

Dieci cose che possiamo fare (quasi) ogni giorno in ufficio

Questi i 10 consigli di ENEA:

  1. Prediligi le scale al posto dell'ascensore: ogni volta che non usiamo l'ascensore risparmiamo circa 0,05 kWh e contribuiamo a migliorare la nostra salute.
  2. Utilizza lampadine a basso consumo: i consumi di energia per illuminazione possono essere più che dimezzati grazie all'installazione di lampade a LED.
  3. Installa sistemi di controllo intelligenti: basati sui sensori rilevatori di presenza consentono un risparmio di energia per il riscaldamento tra il 7% e il 20% e per il raffrescamento tra il 2% e il 4%.
  4. Privilegia le soluzioni cloud, così da ridurre il ricorso ad ulteriori dispositivi energivori per le esigenze di archiviazione.
  5. In inverno abbassa la temperatura: imposta la temperatura intorno ai 18°C e spegni il riscaldamento un'ora prima, tenendo presente che la temperatura sale di 1-2°C dopo che una persona permane 30 minuti all'interno della stanza.
  6. In estate alza la temperatura: imposta la temperatura del condizionatore intorno ai 28°C, meglio ancora se si usa la sola funzione deumidificazione.
  7. Chiudi porte e finestre, ricordando che per cambiare l’aria bastano pochi minuti al giorno.
  8. Attiva funzioni di risparmio energetico, spegnendo e staccando dalla presa elettrica gli apparecchi quando non si usano.
  9. Limita l'impiego delle stampanti, ricorrendovi solo quando davvero non se ne può fare a meno.
  10. Effettua regolarmente la manutenzione: regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all'ambiente. Un impianto consuma e inquina meno quando è manutenuto e regolato correttamente.

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Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ha rilasciato a Coopservice Soc.Coop.p.A. l’attestazione dell’acquisto di 300 Crediti di Sostenibilità della propria Riserva di Biosfera MAB Unesco, equivalenti a 300 tonnellate di CO2 la cui emissione è stata evitata o assorbita. Per Coopservice si tratta di un’azione in continuità con la certificazione ISO 14064-1 recentemente conseguita. I Crediti di Sostenibilità del Parco Nazionale vengono emessi grazie ai servizi ecosistemici assicurati da foreste certificate per una gestione sostenibile e responsabile.
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Pur tra ambiguità e contraddizioni, l’esito finale della COP28 di Dubai può segnare un passo avanti verso il mondo decarbonizzato. Perchè per la prima volta che nel documento finale di una Conferenza mondiale sul clima si traccia esplicitamente una direzione di uscita da un modello di sviluppo fondato sui combustibili fossili. Per quanto ci riguarda Coopservice ha da tempo avviato un percorso di sostenibilità ambientale per sviluppare una strategia di decarbonizzazione che parte dalla misurazione e identificazione dei fattori che determinano la Corporate Carbon Footprinti e per arrivare a definire obiettivi di riduzione realistici e fattibili. Una direzione di azione recentemente attestata dall'ottenimento della certificazione ISO 14064-1.
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Si tratta dello standard internazionale che garantisce l’affidabilità della rendicontazione delle emissioni di gas serra (GHG) e l’effettività della loro rimozione. In conseguenza della sua attribuzione l’impresa certifica di volere volontariamente adempiere, e nel modo migliore, all’imperativo della responsabilità ambientale (a partire dalla Cop 2015 di Parigi si sono identificate le aziende quali attori irrinunciabili per la tutela climatica), attestando l'attuazione di azioni concrete a favore della sostenibilità e la progressiva riduzione della propria carbon footprint.