17.05.2019
Idées
La guida ai metodi Lean e Agile per la gestione dei processi aziendali
Da situazioni complicate derivano idee rivoluzionarie: l’esigenza di gestire al meglio processi, gruppi di lavori e progetti ha portato alla definizione di vere e proprie filosofie di lavoro che hanno cambiato il mondo aziendale. In questo articolo, vediamo come sono nati i metodi Agile e Lean, la loro storia e perché stanno avendo così tanto successo.

La necessità di gestire in maniera efficiente processi, progetti e team di lavoro è sempre più diffusa nel mondo aziendale. E sempre di più caratteristiche come velocità, semplificazione ed efficienza sono richieste per ottimizzare le varie fasi di lavoro: dalla progettazione, alla produzione fino all’erogazione di servizi e beni.

Per rispondere a queste esigenze, nel tempo sono nate diverse filosofie di gestione del lavoro che hanno dato vita a metodi e framework utilizzabili in qualsiasi azienda. Tra quelle più famose e utilizzate ci sono Agile e Lean. Vediamole nel dettaglio.

Che cos’è la metodologia Lean

Lean è una metodologia di lavoro che ha un obiettivo cardine: la gestione “snella” di un progetto. In poche parole, si cerca di massimizzare il valore del prodotto finale riducendo al minimo gli sprechi durante la sua produzione. Senza perdite di tempo, costi inutili e sprechi di materie prime, il processo sarà più efficace e il prodotto finale di migliore qualità (a un costo minore).

Lean è nato come processo produttivo, ma il suo approccio viene oggi applicato anche nel mondo del servizi.

La storia della metodologia Lean

Il metodo Lean nasce in Giappone nel secondo dopoguerra, un momento storico particolare, in cui il Paese doveva rialzarsi dopo una distruttiva sconfitta. C’era una forte carenza di risorse e l’esigenza di ricostruire aziende e industrie.

Proprio dagli Stati Uniti, principali responsabili della distruzione del Giappone, furono inviati esperti del settore per risollevare le capacità produttive del Sol Levante. Uno di questi, W. Edwards Deming, si distinse nel campo del controllo qualità e le sue idee vennero non solo applicate, ma ampliate in diverse industrie giapponesi.

Una di queste fu la Toyota che, non potendo competere con i giganti americani (come la General Motors) che producevano una quantità enorme di auto per poi spingerle con prepotenza sul mercato, iniziò ad applicare il concetto di Just In Time (JIT). Lo scopo di questa tecnica è quella di aumentare l’efficienza ottimizzando la quantità di materiali utili alla produzione subito prima che siano necessarie per la fase successiva del progetto.

In questo modo diminuiscono i tempi, si tagliano gli sprechi e non si rimane con scarti di magazzino da dover gestire. Di conseguenza, i costi diminuiscono. In poche parole, non è più l’abbondanza di offerta a generare la domanda, bensì quest’ultima che genera la prima nel momento in cui ce n’è bisogno.

I vantaggi del metodo Lean

Vale la pena sottolineare ancora una volta i vantaggi che comporta l’applicazione del metodo Lean: tempi di consegna ridotti e costi operativi abbattuti. Questi risultati si ottengono attraverso l’eliminazione di attività non necessarie (come scorte, spazi di lavoro e risorse umane).

Lean è una filosofia incentrata sul consumatore finale: la riduzione degli sprechi migliora la qualità dei prodotti e dei servizi, a vantaggio del cliente.

Un altro vantaggio del metodo Lean riguarda invece l’azienda stessa. I dipendenti vengono coinvolti in prima persona nel processo di miglioramento. Così facendo, la loro soddisfazione e motivazione aumentano, con conseguente miglioramento del lavoro svolto.

Che cos’è il metodo Agile

Agile è un’altra metodologia utilizzata per l’organizzazione del lavoro in azienda che ha come obiettivo l’efficienza. In questo caso, però, si va ad organizzare il lavoro in team tramite un modello di pianificazione che distribuisce le responsabilità tra i dipendenti e gestisce il lavoro sia del singolo che del team intero.

La storia del metodo Agile

Agile è molto più recente di Lean: nasce all’inizio dei primi anni 2000 da un gruppo di sviluppatori di software che cercavano un metodo per organizzare meglio il proprio lavoro e renderlo più reattivo ai cambiamenti repentini a cui è, per sua natura, soggetto.

Da quello del software development, Agile si è diffuso a molto altri settori, contrapponendosi al classico modello waterfall (“a cascata”). Quattro valori sono alla base del Manifesto Agile:

  1. il focus va posto sugli individui più che su processi e strumenti
  2. il software di lavoro è più importante della documentazione
  3. la collaborazione con il cliente è più utile della negoziazione del contratto
  4. il processo deve rispondere al cambiamento e non essere vincolato a un piano predeterminato.

I vantaggi del metodo Agile

Agile permette di gestire la realizzazione di un progetto per fasi, chiamate “sprint”, ognuna focalizzata su nuove funzioni rispetto alla precedente. Il cliente viene coinvolto nel lavoro con continuità, in modo che individui subito criticità ed errori che possono subito essere risolti, senza dover poi stravolgere tutto a lavoro ultimato.

Questo metodo di lavoro significa una maggiore reattività, minori costi e una migliore gestione del tempo e delle scadenze.

Differenze tra Lean e Agile

L’approccio della metodologia Lean è principalmente basato sulla riduzione degli sprechi: eliminare dai processi tutto ciò che non porta valore al cliente.

Agile, invece, vuole velocizzare ed efficientare la produzione di beni e servizi attraverso l’utilizzo di un processo più iterativo e incrementale: la soluzione viene raggiunta dopo diverse fasi ripetute in cui si opera solo sulle parti ancora da ottimizzare.

La diffusione dei metodi Lean e Agile

Da almeno 20 anni, i metodi Lean & Agile vengono usati, spesso anche in contemporanea, in un numero sempre maggiore di aziende, sparse in tutto il globo. Tra queste figura anche Coopservice, per la quale il tema dell’innovazione dei processi è importantissime e all’ordine del giorno.

Da sempre, Coopservice si prodiga per aggiornare i propri processi interni, con un forte orientamento verso la razionalizzazione e il miglioramento dei processi di produzione, l’introduzione di nuove modalità di gestione e il taglio di costi inutili. A riprova di ciò, prosegue la collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia nella realizzazione del Corso di Alto perfezionamento in “Design & Management dei servizi integrati” il cui obiettivo è quello di fornire una formazione altamente specializzata sulle metodologie di gestione di progettazione dei servizi integrati.

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