20.12.2019
Ambiente
Natale plastic free: i consigli del WWF

Durante le feste natalizie spesso l’attenzione all’impatto sull’ambiente passa in secondo piano. Cene, regali, addobbi, tutto è moltiplicato e anche la persona più attenta può cadere in errore. La verità è che durante questo periodo in famiglia, o in giro per il mondo, è possibile sperimentare uno stile di vita più attento all’ambiente. 

In soccorso arriva anche il WWF che ha condiviso online alcuni consigli per vivere le feste natalizie #plasticfree.

#Plasticfree: le 5 regole del WWF

Per alleggerire il peso dell’uomo sul pianeta il WWF ha attivato la campagna #plasticfree condividendo 5 REGOLE su addobbi, tavola, cibo, regali e confezioni che aiutano a rispettare l’ambiente.

1. ALBERO: Scegliamo decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o catenelle di pop-corn che, trascorso il Natale, potremo mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti.

2. “SCARTA” LA PLASTICA: l’ideale sarebbe non incartare i regali, ma rischia di svanire l’effetto sorpresa. Per il pacchetto fai da te un buon compromesso è preferire la carta di recupero (giornali, spartiti musicali, fumetti, tessuti) o riciclata. Evitiamo quella metallizzata che non è riciclabile. Per decorare il pacco usiamo rafia, corda, bastoncini di spezie al posto di nastri e coccarde di plastica.

3. SHOPPING IN COMPAGNIA: un car pooling per gli acquisti natalizi è un regalo alla nostra città e all’ambiente. Usiamo sempre shopper di tela e chiediamo di impacchettare con carta o tessuti.

4. NO AI REGALI INUTILI: regali per i più piccoli con materiali naturali (lana, cotone, legno, carta). Regala l’adozione una specie a rischio tra elefante, tigre, orso polare, delfino, lupo, panda. In questo modo aiuti il WWF a combattere il bracconaggio e a preservare gli ambienti più ricchi di biodiversità. Insieme alla ‘sorpresa’ di un regalo insolito arriverà anche il Certificato e le schede con tutte le informazioni sulla specie adottata.

5. PRANZI E CENONE: STOP ALLO SPRECO: Evitiamo le stoviglie in plastica usa e getta e se abbiamo davvero tanti ospiti optiamo per quelle in bioplastica, carta o bambù che possono essere smaltite (anche sporche) con gli scarti alimentari.

Rispetto per l’ambiente: un percorso comune

Secondo il WWF nel periodo natalizio i rifiuti aumentano in media del 30% (imballaggi, stoviglie usa e getta, carta regalo, etc.).

La battaglia per salvare il pianeta si combatte anche nei Palazzi, infatti proprio in questi giorni la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e gli Stati membri hanno approvato la messa al bando in Europa di oggetti di plastica mono-uso come cannucce, piatti, bicchieri, posate, contenitori in polistirolo. 

Anche Coopservice nel 2020 avvierà, nella sede centrale e nelle principali filiali sul territorio, un progetto plastic-free per eliminare la plastica usa e getta negli uffici e favorire comportamenti rispettosi dell’ambiente.

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Il ricavato andrà in parte a beneficio dei gestori forestali impegnati in protocolli di gestione sostenibile e responsabile, mentre un'altra parte consentirà al Parco Nazionale di investire in nuovi progetti per incrementare la superficie di foreste certificate
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ha rilasciato a Coopservice Soc.Coop.p.A. l’attestazione dell’acquisto di 300 Crediti di Sostenibilità della propria Riserva di Biosfera MAB Unesco, equivalenti a 300 tonnellate di CO2 la cui emissione è stata evitata o assorbita. Per Coopservice si tratta di un’azione in continuità con la certificazione ISO 14064-1 recentemente conseguita. I Crediti di Sostenibilità del Parco Nazionale vengono emessi grazie ai servizi ecosistemici assicurati da foreste certificate per una gestione sostenibile e responsabile.
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Pur tra ambiguità e contraddizioni, l’esito finale della COP28 di Dubai può segnare un passo avanti verso il mondo decarbonizzato. Perchè per la prima volta che nel documento finale di una Conferenza mondiale sul clima si traccia esplicitamente una direzione di uscita da un modello di sviluppo fondato sui combustibili fossili. Per quanto ci riguarda Coopservice ha da tempo avviato un percorso di sostenibilità ambientale per sviluppare una strategia di decarbonizzazione che parte dalla misurazione e identificazione dei fattori che determinano la Corporate Carbon Footprinti e per arrivare a definire obiettivi di riduzione realistici e fattibili. Una direzione di azione recentemente attestata dall'ottenimento della certificazione ISO 14064-1.
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Si tratta dello standard internazionale che garantisce l’affidabilità della rendicontazione delle emissioni di gas serra (GHG) e l’effettività della loro rimozione
Si tratta dello standard internazionale che garantisce l’affidabilità della rendicontazione delle emissioni di gas serra (GHG) e l’effettività della loro rimozione. In conseguenza della sua attribuzione l’impresa certifica di volere volontariamente adempiere, e nel modo migliore, all’imperativo della responsabilità ambientale (a partire dalla Cop 2015 di Parigi si sono identificate le aziende quali attori irrinunciabili per la tutela climatica), attestando l'attuazione di azioni concrete a favore della sostenibilità e la progressiva riduzione della propria carbon footprint.